E' una tecnica nata in
Inghilterra per poter far fronte ad alcuni problemi ambientali caratteristici
di questo paese, infatti, il vento e il mare spesso molto forti, non consentono
l'utilizzo di alcuni tipo di tecniche come la bolognese. Questo tipo di pesca a
trovato uno sviluppo notevole anche in Italia, dove alcuni pescatori
personalizzano molto lo stile fino a renderlo utilizzabile anche in diversi
ambienti e condizioni atmosferiche. Inoltre questa tecnica ci consente di
raggiungere notevoli distanze, fattore molto importante ai fini di un buon
risultato in pesca.
Canne da pesca:
Esistono canne ad innesti e
telescopiche, le prime hanno sicuramente caratteristiche superiori, mentre le
seconde sono più semplici da trasportare e più rapide da montare in pesca. I
modelli sono divisibili in base alla grammatura di lancio, questa è una delle
caratteristiche che ci aiuta nella scelta dell’attrezzo, si parte da pochi
grammi, di solito 5gr, fino a superare i 50gr. Importante è il materiale di cui
è costituita la canna, diffusissime sono ormai quelle in fibra di carbonio, a
questo vengono aggiunti di solito altri elementi per poter far acquisire alla
canna notevoli caratteristiche. Questi materiali donano alla canna un giusto
equilibrio tra maneggevolezza e leggerezza, molto utili per questo stile di
pesca, anche perché restare in pesca diverse ore con attrezzi pesanti mette a
dura prova sicuramente il pescatore, un altro elemento fondamentale di questi
materiali è la resistenza che consente di reggere bene le diverse
sollecitazioni, come quelle dei continui lanci, recuperi ed eventuali prede
catturate. Come in tutte le tipologie di canne da pesca anche qui troviamo tre
tipi di; azione di punta, semiparabolica e parabolica, le più utilizzate sono
le seconde, queste permettono una buona ferrata, di poter stancare facilmente
il pesce, e attutire le diverse sollecitazioni create dalla nostra preda. Gli anelli
montati sulla canna sono numerosi, di piccolo diametro, e sono legati al fusto
a distanze molto brevi, questo ci aiuta sia nella precisione dei lanci, sia per
evitare, a causa dell’acqua che potrebbe trovarsi sulla canna, che la lenza
possa restare attaccata al fusto, fattore che comporterebbe una riduzione della
distanza raggiungibile in pesca. I materiali che costituiscono gli anelli
devono essere di buona qualità, poiché sono soggetti a diverse sollecitazioni,
come i continui lanci e recuperi.
Le
caratteristica principale sono:
-
Rapporto di recupero, deve serre molto alto, poiché abbiamo bisogno di recuperare
la lenza in modo più veloce possibile, dato che raggiungeremo anche notevoli
distanze. Sono molto usati mulinelli con recupero 5:1 o superiore, cioè 5 giri
di archetto con un giro di manovella.
- Bobina
conica, favoriscono lanci lunghi.
-
Leggerezza, un mulinello molto pesante metterebbe a dura prova il pescatore,
questo va scelto in base alla canna per poter aver un giusto equilibrio.
-
Materiali di fabbricazione, è sempre meglio aver un mulinello di buona qualità
che regga alle diverse sollecitazioni.
Lenza :
Spesso
sono usate lenze affondanti, cioè restano sotto il pelo dell’acqua, questo ci
consente di evitare la pancia che si crea in superficie a causa del vento. Il
diametro viene scelta in base alla portata del galleggiante e alla preda che intendiamo
catturare.
Terminali:
Utilizzati molto i fluorocarbono, il tipo di diametro viene scelto in base all'esca e alla preda che intendiamo catturare.
Utilizzati molto i fluorocarbono, il tipo di diametro viene scelto in base all'esca e alla preda che intendiamo catturare.
Ami:
Dipende
dall'esca che si usa e dal pesce che si insidia.
Si
può dire che è il componente che caratterizza questa tecnica di pesca,
diversamente dai comuni galleggianti, la lenza è fissata solo all'estremità
inferiore, pescando quindi con il filo completamente sommerso evitando il vento
che provocherebbe la pancia di lenza in superficie. Il galleggiante è collegato
alla lenza mediante uno scorrifilio, che permette, come dice il nome stesso, al
galleggiante di muoversi liberamente sulla lenza, saremo noi a bloccare lo
scorrifilo all’altezza più opportuna. Di solito la piombatura viene concentrata
in prossimità del galleggiante, il vantaggio è che ci consente di conservare
una notevole sensibilità e dei lanci più lunghi. Vi sono anche galleggianti
piombati molto utilizzati per questo tipo di tecnica, questi ci permettono di
raggiungere distanze notevoli.
Montatura con galleggiante fisso.
La
montatura con galleggiante fisso avviene bloccando lo scorrifilo del
galleggiante tra due pallini lasciando al disotto di questo la lunghezza che ci
serve per far arrivare l'esca in pesca.
Montatura con galleggiante scorrevole.
Si realizza legando alla lenza madre uno stopper che bloccherà la corsa del galleggiante alla lunghezza scelta, naturalmente questa verrà scelte in base alla profondità in cui intenderemo pescare. I pallini o la torpilla, montati al disotto del galleggiante, trascineranno la lenza con l'esca alla giusta profondità, quando lo scorrifilo avrà raggiunto lo stopper, questo fermerà la discesa della lenza. Questo tipo di montatura ci permette di pescare anche a profondità notevoli. Bisogna tenere presenti dei piccoli accorgimenti, come il nodo dello stopper, che non deve essere molto spesso, poiché non deve creare intralcio durante i lanci e i recuperi. Inoltre ricordiamo che la piombatura va eseguita tenendo sempre presente la portata del galleggiante che utilizzeremo.
Si realizza legando alla lenza madre uno stopper che bloccherà la corsa del galleggiante alla lunghezza scelta, naturalmente questa verrà scelte in base alla profondità in cui intenderemo pescare. I pallini o la torpilla, montati al disotto del galleggiante, trascineranno la lenza con l'esca alla giusta profondità, quando lo scorrifilo avrà raggiunto lo stopper, questo fermerà la discesa della lenza. Questo tipo di montatura ci permette di pescare anche a profondità notevoli. Bisogna tenere presenti dei piccoli accorgimenti, come il nodo dello stopper, che non deve essere molto spesso, poiché non deve creare intralcio durante i lanci e i recuperi. Inoltre ricordiamo che la piombatura va eseguita tenendo sempre presente la portata del galleggiante che utilizzeremo.
Luoghi
di pesca:
Laghi,
fiumi, porti, non ci sono limiti per questo tipo di pesca.
Prede:
Saraghi, spigole, orate, ecc. Sono numerose le prede che possiamo insidiare con questa tecnica.
Prede:
Saraghi, spigole, orate, ecc. Sono numerose le prede che possiamo insidiare con questa tecnica.
Palumbo Rosario
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